Nella Legge 10 è importante soddisfare la verifica dell’indice EPC,nd. Cosa occorre fare però nel caso in cui l’EPC,nd non restituisca dei risultati validi? Quali modifiche portano ad un esito positivo? Vediamo i consigli dell’esperto.

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Cosa si intende con indice EPC,nd
L’EPC,nd è un parametro che riguarda la performance estiva dell’involucro disperdente dell’edificio ossia il fabbisogno energetico estivo dell’involucro. È calcolato indipendentemente dal fatto che ci sia o non ci sia l’impianto di climatizzazione e definisce la quantità di energia necessaria per mantenere l’ambiente a 26°C.
Quando si verifica l’indice EPC,nd? L’ EPC,nd si verifica quando si sta facendo una Legge 10 e bisogna effettuare uno dei seguenti interventi:
- una nuova costruzione,
- una demolizione/ricostruzione,
- un ampliamento con nuovo impianto,
- una ristrutturazione importante di primo livello.
Durante l’elaborazione dei dati si può usare il software TERMOLOG che valuta l’indice dell’edificio reale e lo confronta direttamente con l’EPC,nd dell’edificio di riferimento.
Edificio reale ed edificio di riferimento
Cos’è l’edificio di riferimento? È un edificio target che è uguale all’edificio reale per:
- geometria
- ubicazione
- destinazione d’uso e
- orientamento
Su questo edificio sono applicati dei parametri energetici stabiliti dal Decreto Requisiti Minimi, a livello nazionale, oppure dai Decreti Regionali, come avviene ad esempio in regione Lombardia.
Come effettuare la verifica e come intervenire in caso di EPC,nd negativo
Per verificare l’indice EPC,nd occorre confrontare l’EPC,nd dell’edificio reale con quello dell’edificio di riferimento. Se l’ EPC,nd dell’edificio reale è inferiore rispetto a quello dell’edificio di riferimento la verifica ha esito positivo. In caso contrario invece l’EPC,nd non sarà verificato. Quando abbiamo un EPC,nd negativo (superiore a quello dell’edificio di riferimento) bisogna intervenire sul modello energetico per superare la verifica.
Come si può agire? L’EPC,nd è legato al rapporto tra apporti e dispersione dell’edificio di riferimento. Bisogna pertanto scegliere un intervento che aumenti le dispersioni e diminuisca gli apporti. A differenza del bilancio energetico invernale che risulta soddisfatto quando la dispersione è contenuta, in estate è semplice comprendere che bisogna asportare calore dall’edificio.
Concentriamoci dunque sugli elementi che sono invarianti nell’edificio di riferimento:
- ponti termici
- schermature mobili delle finestre
- trasmittanze termiche
Si interviene sui ponti termici perché questi hanno un’elevata influenza sulle dispersioni. Inoltre, effettuare una modifica sui ponti termici non comporta cambiamenti nell’edificio di riferimento perché sappiamo bene che, nell’edificio target, i ponti sono nulli.
Intervenire sulle schermature mobili dei serramenti, aumentando ad esempio le ombreggiature, aiuta a ridurre gli apporti solari entranti. Si abbassa di conseguenza l’indice EPC,nd.
Da ultimo le trasmittanze. Il consiglio principale è sempre quello di effettuare interventi di miglioramento bilanciati: ridurre in modo esagerato le trasmittanze, utilizzando serramenti al di sotto delle prestazioni limite ad esempio, porterà un beneficio notevole in inverno ma non aiuterà in alcun modo il fabbisogno per la climatizzazione estiva.
Procedendo in questo modo si è certamente più consapevoli degli effetti che gli interventi che progettiamo hanno sugli indici di prestazione ed è possibile ottenere la verifica soddisfatta dell’indice EPC,nd per poi procedere con gli interventi sul nostro edificio.
Per le verifiche di Legge 10 e gli interventi sul modello energetico
Laurea in Ingegneria civile indirizzo geotecnico e mi occupo di assistenza tecnica per i software Logical Soft.
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