Eurocodici di seconda generazione per le costruzioni

Gli Eurocodici sono la normativa adottata dall’UE per il comparto delle costruzioni. Il 24 Maggio 2023 al DIBt di Berlino sono stati introdotti gli Eurocodici di seconda generazione, una profonda revisione della normativa strutturale. Vediamoli assieme.

Eurocodici di seconda generazione
Eurocodici di seconda generazione

Gli Eurocodici sono la normativa di progettazione adottata dall’UE per il comparto delle costruzioni. Il 24 Maggio scorso al DIBt di Berlino si è tenuta la Conferenza Eurocode 2023. Il tema ha attratto oltre 1.500 partecipanti provenienti da più di 60 paesi. In questa occasione, sono stati introdotti gli Eurocodici di seconda generazione, una profonda revisione della normativa strutturale. Vediamoli assieme.

Cosa sono gli Eurocodici e a cosa servono?

Gli Eurocodici sono un insieme di norme tecniche armonizzate a livello Europeo per la progettazione e la costruzione di opere civili. Essi forniscono linee guida e criteri per la progettazione delle strutture, comprese quelle in cemento armato, acciaio, legno, muratura ed altri materiali da costruzione. Gli Eurocodici mirano a garantire la sicurezza, la durabilità e l’efficienza delle strutture nell’Unione Europea, promuovendo un approccio comune alla progettazione e alla costruzione.

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Eurocodici: quando sono stati introdotti?

L’introduzione degli Eurocodici è avvenuta gradualmente a partire dalla fine degli anni ’70 e la pubblicazione ha visto varie fasi. Il primo Eurocodice ad essere pubblicato è stato l’Eurocodice 1 sulle azioni sulle strutture, nel 1990. Gli altri Eurocodici, che coprono diverse discipline e materiali da costruzione, sono stati successivamente sviluppati e pubblicati tra il 1991 e il 2007.

I limiti emersi dalla prima generazione degli Eurocodici, che pur hanno offerto una base normativa estremamente solida per un approccio comune alla progettazione edilizia in UE, erano imputabili ad un taglio troppo teorico. Questo li rendeva assimilabili ad un manuale di tecnica delle costruzioni, seppur completi di svariate casistiche. La compartimentazione così rigorosa degli aspetti del calcolo non ha però favorito una lettura organica e complessiva del sistema strutturale nella sua complessità.

Eurocodici di seconda generazione: per quale motivo si sono resi necessari?

Diversi motivi hanno portato allo sviluppo degli Eurocodici. Innanzitutto, l’armonizzazione delle norme tecniche nell’Unione Europea mira a promuovere il libero scambio di beni e servizi nel settore delle costruzioni, eliminando le barriere tecniche tra i paesi membri. In secondo luogo, gli Eurocodici sono stati creati per migliorare la sicurezza delle strutture, garantendo che siano progettate e costruite in modo adeguato per resistere alle azioni esterne e per mantenere la sicurezza delle persone. Infine, gli Eurocodici promuovono l’innovazione e l’efficienza nella progettazione e nella costruzione delle strutture, consentendo l’adozione di nuovi materiali e tecnologie.

In questa nuova versione, il CEN/TC 250 ha cercato quindi di fornire una versione più chiara e semplice, ossia maggiormente rispondente alle esigenze dei professionisti del settore delle costruzioni. Quindi gli Eurocodici di seconda generazione avranno un taglio più pratico, saranno più facili da usare, favorendo lo scambio di conoscenze tra gli esperti europei del settore.

Eurocodici: come mai l’Italia non li ha mai recepiti integralmente, mantenendo una propria normativa strutturale?

In Italia, com’è noto, non è stata recepita integralmente l’intera serie degli Eurocodici strutturali. Ciò è dovuto principalmente al fatto che l’Italia aveva già una normativa strutturale consolidata e ben sviluppata prima dell’introduzione degli Eurocodici; un corpus normativo che ha iniziato a prendere forma già a partire dagli anni ’70.

La normativa italiana in materia di progettazione strutturale ha quindi continuato ad essere utilizzata, integrando solo alcune disposizioni degli Eurocodici in modo parziale. Citiamo ad esempio l’integrazione nel D.M. 14 Gennaio 2008 “Norme tecniche per le costruzioni” e poi, in maniera più organica ed aderente al testo degli Eurocodici, nel D.M. 17 Gennaio 2018Nuove norme tecniche per le costruzioni

Norme Tecniche per le Costruzioni 2018

Eurocodici di seconda generazione: quando usciranno?

Attualmente, non c’è una data specifica per l’uscita degli Eurocodici di seconda generazione.
Gli Eurocodici II sono, seppur in fase di sviluppo avanzata, ancora in revisione da parte dei comitati tecnici europei responsabili. Sarà necessario attendere ulteriori aggiornamenti e decisioni da parte delle autorità competenti per determinarne la pubblicazione.

Il 24 maggio, durante la conferenza Eurocode 2023, il Presidente del CEN/TC 250 Steve Denton ha illustrato il programma dell’enorme mole di lavoro coperto dal mandato M/515 della Commissione Europea per modificare ed estendere il campo di applicazione degli Eurocodici strutturali. Stando alla timeline, si parla del 2026 per la pubblicazione della versione definitiva.

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Eurocodici di seconda generazione: la struttura della norma

Eurocodici di seconda generazione: la schematizzazione del corpo normativo illustrata dal Presidente del CEN/TC 250, Steve Denton
Eurocodici di seconda generazione: la schematizzazione del corpo normativo illustrata dal Presidente del CEN/TC 250, Steve Denton

La DiBt Eurocode Conference 2023 è visionabile in una videconferenza registrata qui.
Gli atti del convegno (in inglese) sono suddivisi per argomento e consistono nei seguenti interventi:

Panoramica a cura di Steve Denton
EN 1990: Basi della progettazione strutturale
Eurocodice 1 – EN 1991: Azioni sulle strutture
Eurocodice 2 – EN 1992: Progettazione di strutture in calcestruzzo
Eurocodice 3 – EN 1993: Progettazione di strutture in acciaio
Eurocodice 4 – EN 1994: Progettazione di strutture miste in acciaio e calcestruzzo
Eurocodice 5 – EN 1995: Progettazione di strutture in legno
Eurocodice 6 – EN 1996: Progettazione delle strutture in muratura
Eurocodice 7 – EN 1997: Progettazione geotecnica
Eurocodice 8 –  EN 1998: Progettazione di strutture per la resistenza sismica
Eurocodice 9 – EN 1999: Progettazione di strutture in allumini
Eurocodice 10 – prCEN/TS 19100: Vetro strutturale

In questa pagina, sono inoltre scaricabili delle slides (in inglese) che offrono un’utile panoramica dell’evoluzione di ciascun Eurocodice per la seconda generazione.

Eurocodici di seconda generazione: quali sono le modifiche e le novità introdotte nei nuovi testi?

Le modifiche e le novità introdotte negli EC II sono ancora in fase di definizione. Essendo un work in progress, da qui al 2026 potrebbero quindi esserci ancora diverse novità e modifiche.
Dalle slides elencate nel paragrafo precedente, sono però emersi alcuni elementi interessanti: sono infatti stati presi in considerazione nuovi materiali, tecnologie, metodi di progettazione e requisiti.

Gli aggiornamenti in particolare:

  • Promuovono un’ulteriore armonizzazione e migliorano l’uso pratico degli Eurocodici per i calcoli quotidiani (immediatezza e facilità d’uso).
  • Introducono i requisiti per la valutazione, il riutilizzo e l’adeguamento delle strutture esistenti.
  • Rafforzano i requisiti di robustezza.
  • Sviluppano il nuovo Eurocodice 10, riferito specificamente al vetro strutturale.
  • Incrementano notevolmente i lavori pre-normativi inerenti alle strutture composite in fibra-polimero (FRP), le strutture a membrana tesa (tensostrutture) e le rispettive specifiche tecniche CEN, che potrebbero o meno confluire in un testo definitivo di Eurocodice vero e proprio.
  • Prediligono l’uso di metodi di calcolo e modellazione avanzati, come ad esempio il FEM (metodo agli Elementi Finiti) anche nelle costruzioni in acciaio.
  • Collegano i livelli di sicurezza alle possibili conseguenze del danno ed alle misure di gestione della qualità.

Eurocodici di seconda generazione: anche la sostenibilità entra in gioco

Le nuove norme affrontano anche temi come la sostenibilità ambientale e le considerazioni legate al cambiamento climatico. Soprattutto – ma non solo – attraverso l’ottimizzazione del ciclo produttivo del calcestruzzo ed anche con la valutazione delle possibili implicazioni circa la corrosione strutturale legata al cambiamento climatico.
Interessante lo studio del 2018 intitolato “Sustainable Design Of Buildings” che parla dell’uso efficiente delle risorse nelle costruzioni. Lo studio propone il già noto e consolidato approccio LCA (Life Cycle Assessment), di cui abbiamo già discusso parlando di CAM.

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Eurocodici di seconda generazione: evoluzione ma anche semplificazione

Al fine di facilitarne la comprensione e l’applicazione, i Comitati CEN/TC 250 si sono formalmente fatti carico di eliminare tutte le clausole di scarsa rilevanza pratica e, soprattutto, di ridurre i metodi alternativi.
I testi di ogni singolo EC sono stati rivisti, sintetizzati e semplificati. Per agevolarne la comprensione li hanno arricchiti di numerosi diagrammi di flusso, disegni, schematizzazioni grafiche e tabelle di correlazione.

L’eliminazione delle sovrapposizioni e delle incoerenze, tra le parti degli Eurocodici che sono più frequentemente utilizzate in combinazioni, ha richiesto molto impegno.
Si è inoltre correlato il corpo normativo degli Eurocodici al Regolamento UE sui prodotti da costruzione n. 305/2011.

Ingegnere Edile/Architetto, laureatomi presso l’Università degli Studi di Pavia.
Svolgo l’attività di libero professionista, sono CTU presso il foro Alessandrino e mi dedico alle tematiche energetiche, all’impiantistica, alle fonti rinnovabili ed alla sostenibilità in edilizia.
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