Il nuovo APE 2015

Il 1° luglio sono stati pubblicati dal Ministero dello Sviluppo Economico i tre importanti provvedimenti che completano il quadro normativo nazionale in materia di efficienza energetica degli edifici poi pubblicati in Gazzetta Ufficiale il 16 luglio come DM 26 giugno 2015. Le Linee Guida Nazionali contengono il nuovo modello di APE e di annuncio commerciale validi per tutte le regioni.

Come si compila il nuovo Attestato di Prestazione Energetica

TERMOLOG produce il nuovo APE 2015. Ecco una guida completa per sciogliere i dubbi che si possono comunemente incontrare nella compilazione del documento.

Prima pagina dell’APE – Stampa prodotta con TERMOLOG

1. Destinazione d’uso

Posso produrre un APE nel quale è indicata contemporaneamente la destinazione d’uso Residenziale e Non residenziale?

Nel caso in cui coesistano porzioni di immobile adibite ad usi diversi, laddove non sia possibile trattare separatamente diverse zone termiche, l’edificio è valutato e classificato in base alla destinazione d’uso prevalente in termini di volume riscaldato: si ritiene dunque valido assumere il medesimo criterio anche nella scelta della destinazione d’uso da indicare sul certificato.

2. Oggetto dell’Attestato

Quando è possibile utilizzare il check Gruppo di unità immobiliari?

L’APE può essere redatto per l’intero edificio, inteso come unità termoautonoma o intero edificio centralizzato, oppure per la singola unità immobiliare a seconda delle specifiche esigenze. La scelta Gruppo di unità immobiliari dovrebbe essere effettuata nel caso in cui si stia redigendo un APE rappresentativo di più unità immobiliari con le medesime caratteristiche dimensionali, di esposizione e impiantistiche. La corretta definizione rimane ancora al vaglio del ministero: per ora l’interpretazione plausibile è fare riferimento all’art.6 del Dlgs 192/2005. Nel caso la scelta sia dubbia si propone di mantenere unicamente le prime due scelte.

3. Motivazione rilascio

E’ possibile indicare più motivazioni di rilascio contemporaneamente per il medesimo APE?

Suggeriamo di considerare la motivazione di rilascio dell’attestato di prestazione energetica una scelta unica liberamente selezionabile da parte del certificatore energetico.

4. Dati identificativi

Quali sono le indicazioni operative per la compilazione della tabella Subalterni?

Nel caso in cui l’edificio è formato da un unico subalterno si ritiene corretto introdurre il medesimo valore numerico nelle celle “da” e “a”. Se l’edificio è costituito da subalterni multipli si propone di introdurre il valore considerando il primo subalterno nella cella “da” e l’ultimo nella cella “a” (esempio un edificio con subalterni da 100 a 130 sarà compilato con “da” = 100 “a” =130). Nel caso in cui invece siano presenti subalterni non consequenziali suggeriamo di introdurre i dati in sequenza esaurendo gli spazi della riga Subalterni e continuando la numerazione nella riga Altri subalterni.

5. Servizi energetici presenti: edifici non dotati di impianto

Nel caso di edifici senza impianto di riscaldamento e/o ACS è necessario indicare comunque la spunta sul servizio corrispondente, simulandone così la presenza?

Tutti i servizi considerati nel calcolo energetico dell’edificio vanno introdotti spuntando il relativo check: consideriamo quindi anche i servizi di Climatizzazione e/o ACS laddove non effettivamente presenti ma comunque valutati.

6. Servizi energetici presenti: edifici non dotati di impianto di climatizzazione invernale

Nel caso di unità dotate di impianto di climatizzazione estiva, ma senza riscaldamento, è necessario simulare l’impianto di climatizzazione invernale come sempre presente?

Secondo quanto indicato nel testo delle nuove Linee Guida si considerano sempre presenti gli impianti di climatizzazione invernale e di produzione di ACS, anche nel caso di edificio unicamente raffrescato.

7. Servizi energetici presenti: edifici non dotati di impianto di produzione ACS

Il testo del decreto, al punto 2.1, considera sempre presente il servizio di produzione di ACS solo nel caso di edifici residenziali: per “residenziali” si intende quanto indicato nel DPR 412/93 con categoria E 1?

La dicitura residenziale comprende esattamente la classe E1.1, E1.2, E1.3 del DPR 412/93 e relative subclassificazioni. Ricadono quindi in questa categoria anche gli alberghi, i conventi, case di pena e caserme. Consigliamo tuttavia di prestare attenzione ad eventuali aggiornamenti su questa questione normativa poiché il quadro non è definitivo e potrebbe subire variazioni in merito.

8. Servizi energetici presenti: illuminazione

Il testo del decreto, al capitolo 2, specifica che l’obbligo di determinazione dell’indice di prestazione per l’illuminazione degli ambienti è esteso anche per collegi, conventi, case di pena e caserme, ma nei prospetti F.1 e D.2 della UNI 15193 non sono presenti dettagli relativi a queste tipologie di ambienti.

E’ necessario chiarire quale tipologia di ambiente fa riferimento la categoria E1.1, subclassificazione conventi, caserme. La norma UNI 15193 e l’appendice informativa della UNI 11300:2014 a cui si fa riferimento per il calcolo non indicano dettagli relativi a questa categoria. PER QUESTA CATEGORIA SI UTILIZZANO I DETTAGLI RELATIVI AGLI EDIFICI non residenziali.

9. Prestazione energetica del fabbricato: INVERNO

Quale superficie si utilizza nella valutazione dell’indice di prestazione termica utile per il riscaldamento EPH,nd? La superficie utile o la superficie utile riscaldata dell’edificio?

Trattandosi di un indice riferito alla climatizzazione invernale si ritiene corretto utilizzare nel calcolo la superficie utile riscaldata dell’edificio.

10. Prestazione energetica del fabbricato: ESTATE

Nel calcolo della trasmittanza periodica media dell’edificio sono escluse le dispersioni verso Nord. Quali altre limitazioni devono essere considerate?

Proponiamo di escludere dal calcolo le strutture nell’angolo NE – N – NW e di considerare, come avviene per il calcolo dell’area solare equivalente estiva, soltanto le strutture appartenenti ad ambienti climatizzati verso esterno.

11. Prestazione energetica globale

L’immagine mostra le classi da A4 a G.

La posizione della freccia che indica la prestazione energetica non rinnovabile come deve essere eseguito?

Consideriamo la linea orizzontale uscente dalla classe come valore limite della classe stessa, a partire dal primo spazio tra A4 e A3. In questo modo un edificio ricadente in classe B ad esempio ricadrà nello spazio compreso tra la linea orizzontale che distingue la classe B e la linea orizzontale uscente dalla C, con distanza dalla linea orizzontale proporzionale alla distanza dal limite.

12. Riferimenti

Come viene considerata operativamente la procedura di calcolo dell’indice di riferimento per edifici nuovi?

Riportiamo quanto contenuto all’interno del punto 5.2.2 del decreto Linee Guida, tale richiesta comporta in termini algoritmici la seguente modalità di calcolo:
1. calcolo dell’edificio reale;
2. calcolo dell’edificio di riferimento per la certificazione;
3. calcolo dell’edificio di riferimento di progetto;
4. riclassificazione dell’edificio di riferimento di progetto in funzione dell’edificio di riferimento già valutato al punto 2.
Questa procedura richiede un grosso onere in termini di tempi di calcolo per i solutori, imponendo il calcolo di 4 tipologie di edificio per ciascuna unità immobiliare.
Pagina 2 dell’Attestato di Prestazione Energetica – Stampa di TERMOLOG

13. Prestazioni energetiche degli impianti e stima dei consumi di energia: pompe di calore

L’energia termica prelevata all’ambiente dalle pompe di calore deve essere introdotta nella tabella delle prestazioni energetiche?

La quota di rinnovabile della pompa di calore a compressione (o assorbimento) è già detratta dall’energia elettrica consumata (o altro vettore che alimenta la pompa). Non riteniamo quindi necessario riportare nella tabella la quota di energia termica prelevata all’ambiente.

14. Prestazioni energetiche degli impianti e stima dei consumi di energia: unità di misura

Con l’espressione “quantità di energia consumata” si deve specificare univocamente il potere calorifico?

Quale unità di misura è necessario adottare per i vettori energetici riportati in tabella?

Si richiede di specificare il potere calorifico da utilizzarsi nel calcolo mentre le unità di misura adottate sono riportate nel seguito. Energia elettrica [kWh], Gas naturale [m 3], GPL [l], Carbone [kg], Gasolio e olio combustibile [l], Biomasse solide [kg], Biomasse liquide [l], Biomasse gassose [m3], Solare fotovoltaico [kWh], Solare termico [kWh], Eolico [kWh], Teleriscaldamento [kWh], Teleraffrescamento [kWh].

15. Prestazioni energetiche degli impianti e stima dei consumi di energia: solari

Il valore della quota consumata in uso standard per le fonti energetiche solari deve comprendere solo l’energia utilizzata dall’edificio?

Nella cella relativa alla quota consumata in uso standard si comprende solo l’energia effettivamente utilizzata dall’edificio, non la totalità di energia prodotta dall’impianto solare termico e fotovoltaico.

16. Raccomandazioni: edifici senza impianto

Come introdurre e considerare le raccomandazioni e i tempi di ammortamento dell’investimento nel caso di edifici non dotati di impianto di riscaldamento e/o produzione di ACS?

Le raccomandazioni sono un elemento invalidante del certificato ed è necessario indicare sempre un intervento possibile, che nel caso specifico potrebbe riguardare il solo involucro. Si propone inoltre di utilizzare il box Informazioni sul miglioramento della prestazione energetica presente a Pagina 4 del certificato per specificare ulteriori informazioni relative all’edificio non dotato di impianto.

17. Raccomandazioni: ristrutturazione importante

Entro quali limiti si considera una ristrutturazione come ristrutturazione importante?

Si propone di utilizzare quanto riportato all’interno del DM Requisiti Minimi per ristrutturazione importante di secondo livello: cioè un intervento che interessa gli elementi e i componenti integrati delimitanti gli ambienti climatizzati verso esterno o verso ambienti non climatizzati con una incidenza superiore al 25% della superficie disperdente complessiva; l’intervento può interessare il servizio di climatizzazione invernale e/o estiva
Pagina 3 dell’Attestato di Prestazione Energetica – Stampa di TERMOLOG

18. Dati di dettaglio degli impianti: generatori

Devo considerare una riga per impianto inteso come gruppo di generatori che fornisce un servizio o una riga per singolo generatore? Le righe presenti nel testo del documento sono fisse o puramente indicative del numero di impianti?

Si propone di compilare una riga per ogni generatore presente definendo però un massimo di generatori descrivibili: è possibile introdurre i restanti nelle note del certificato.

19. Dati di dettaglio degli impianti: impianti combinati

Cosa si intende con impianti combinati?

Gli impianti combinati sono da intendersi a servizio della climatizzazione estiva, invernale e della produzione di acqua calda sanitaria; gli indici e i rendimenti sono sempre valutati per servizio dunque in virtù delle prime tre righe della tabella. La riga degli impianti combinati è implicitamente compresa negli spazi sopra elencati pertanto può non essere utilizzata.

20. Dati di dettaglio degli impianti: fonti rinnovabili

Nel caso in cui gli impianti di climatizzazione o di produzione di ACS sono alimentati da fonti rinnovabili, i dettagli di impianto devono essere introdotti sia nei relativi servizi che in quelli da fonti rinnovabili?

Pensiamo ad esempio al caso di una caldaia a biomassa per il riscaldamento: i dati devono essere introdotti sia nella parte relativa alla climatizzazione invernale, sia in quella relativa alle fonti rinnovabili.

21. Dati di dettaglio degli impianti: fonti rinnovabili e indici di prestazione

Le informazioni relative al vettore energetico utilizzato, alla potenza nominale, all’efficienza e all’indice di prestazione EP ren, Ep nren per produzione da fonti rinnovabili sono rilevanti?

L’unico dato obbligatorio è la potenza che equivale alla potenza installata per gli impianti fotovoltaici e all’area di apertura del campo solare per i pannelli solari termici.

TERMOLOG è il software per l’APE in tutta Italia

Laura Guerini
Laura Guerini

Sono laureata in Ingegneria Edile - Architettura e ho conseguito il diploma di abilitazione alla professione di Ingegnere – Settore civile e ambientale.
Sono autrice di numerosi articoli di approfondimento tecnico sui temi energetici e docente nei corsi organizzati presso l’Ordine degli Ingegneri di Milano per la progettazione energetica avanzata tramite la “simulazione dinamica” in conformità alla UNI EN ISO 52016:2018. Supporto inoltre la didattica nelle lezioni dei corsi di “fisica tecnica ambientale” del Dipartimento ABC del Politecnico di Milano.