Agevolazioni fiscali per immobili vincolati

In questo articolo analizziamo quali sono le agevolazioni fiscali disponibili per gli immobili vincolati. Inoltre, vediamo come queste siano cumulabili quando si effettuano degli interventi di ristrutturazione.

Le agevolazioni fiscali per gli immobili vincolati
Le agevolazioni fiscali per gli immobili vincolati

Immobili Vincolati: tutte le agevolazioni fiscali

Nei precedenti articoli abbiamo visto quali interventi di ristrutturazione si possono eseguire sugli immobili vincolati e la documentazione necessaria. Entriamo ora nel merito delle principali agevolazioni fiscali per chi effettua lavori sugli immobili vincolati. Le agevolazioni sono:

  1. Detrazione IRPEF per interventi di restauro e risanamento conservativo. È possibile ottenere una detrazione fiscale del 50% (il cd. Bonus Immobili Vincolati) delle spese sostenute per interventi di restauro e risanamento conservativo sugli immobili vincolati. Questa detrazione si è applicata per le spese sostenute dal 2019 al 2022.
  2. Detrazione IRES per donazioni e sponsorizzazioni. Le imprese possono beneficiare di una detrazione dall’Imposta sul Reddito delle Società pari al 65% delle donazioni effettuate a favore di interventi di restauro e conservazione degli immobili vincolati. Anche in questo caso, la detrazione si è applicata per le spese sostenute dal 2019 al 2022.
  3. Detrazione IRPEF per interventi di recupero del patrimonio edilizio. È prevista una detrazione fiscale del 50% per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio sugli immobili vincolati. Questa detrazione è stata estesa per tutto il 2023.
  4. Esenzione IMU e TASI per i proprietari privati di immobili vincolati adibiti ad abitazione principale. I proprietari privati di immobili vincolati adibiti ad abitazione principale possono beneficiare dell’esenzione dell’IMU (Imposta Municipale Unica) e della TASI (Tassa sui Servizi Indivisibili).

Inoltre, dal 2020, le agevolazioni fiscali per gli immobili vincolati sono state estese anche ai fabbricati rurali, purché dichiarati inagibili o fatiscenti.

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Immobili Vincolati: la cumulabilità delle agevolazioni

Per quanto riguarda la cumulabilità delle agevolazioni fiscali, le detrazioni IRPEF per interventi di restauro e risanamento conservativo (Punto 1), recupero del patrimonio edilizio (Punto 3) e donazioni/sponsorizzazioni (Punto 2) sono cumulabili tra loro.
Questo significa che, per gli interventi ammessi, è possibile ottenere più detrazioni contemporaneamente. Tuttavia, la cumulabilità potrebbe essere soggetta a limiti di spesa o massimali di detrazione.
Inoltre, per ottenere le agevolazioni fiscali, è necessario rispettare tutte le condizioni ed i requisiti specifici per ciascuna agevolazione, ad esempio il rispetto delle norme di tutela e la corretta documentazione delle spese sostenute.
Abbiamo approfondito la cumulabilità con il Bonus Casa e la non cumulabilità con l’Ecobonus in questo articolo, in cui abbiamo anche trattato la cumulabilità del Superbonus con il Bonus Immobili Vincolati.

Immobili Vincolati: c’è tempo fino al 31 Dicembre per il Bonus Immobili Vincolati

Vi avevamo quindi già parlato, ad Aprile 2023, di Superbonus e Vincoli, alla luce di alcune interessanti sentenze dei TAR e del Bonus Immobili Vincolati.
Abbiamo visto che per questa interessante misura di agevolazione – come ha anche chiarito la Circolare 23/E 2022 dell’AdE – c’è tempo fino al 31 Dicembre 2023 per effettuate i lavori trainanti ed aver diritto al Superbonus con l’aliquota al 110%.

Immobili Vincolati: sempre necessario il doppio salto di classe energetica

Nella circolare emessa dal Fisco, viene rammentato che il Comma 2 dell’Art. 119 del Decreto Rilancio (DL 19 Maggio 2020 n. 34)  riporta che, qualora l’edificio fosse sottoposto ad almeno uno dei vincoli previsti dal “Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio” (Decreto Legislativo n. 42 del 22 Gennaio 2004) o che gli interventi trainanti di efficientamento energetico fossero espressamente vietati da regolamenti edilizi, urbanistici ed ambientali, allora il Superbonus si applicherà alle spese sostenute per gli interventi trainati di efficientamento energetico indicati nel medesimo Comma 2, a condizione che questi interventi garantiscano il miglioramento di almeno 2 classi energetiche.

Come precisa anche la ormai famosa Circolare 30/E 2020 dell’AdE, la verifica del salto delle due classi energetiche, si effettua sempre e solo in riferimento alla singola U.I.

Con il modulo CERTIFICATORE di TERMOLOG, redigere APE ed AQE diventa rapido e smart. Il software suggerisce le proposte di miglioramento con raccomandazioni automatiche. Lo strumento confronta permette di valutare uno o più interventi migliorativi e scegliere quale sia meno costoso, più efficiente e con tempi di rientro più vantaggiosi.

È anche possibile confrontare e abbinare più interventi di riqualificazione energetica tra loro. Il Modulo BONUS FISCALI suggerisce quale detrazione fiscale è più conveniente e come ottenere il doppio salto di classe energetico.

Per valutare gli interventi migliorativi sul tuo edificio

Approfondimenti del Ministero della Cultura – Soprintendenza di VE, BL, PD e TV

Ogni Soprintendenza ha il proprio sito di riferimento. Essendo però particolarmente completo e ben strutturato quello dell’ambito territoriale delle Provincie di Venezia, Belluno, Padova e Treviso, qui a seguire lasciamo alcuni utili approfondimenti.
Resta inteso che a seconda della localizzazione degli interventi, si dovrà far sempre e solo riferimento alla Soprintendenza territorialmente competente.

Ingegnere Edile/Architetto, laureatomi presso l’Università degli Studi di Pavia.
Svolgo l’attività di libero professionista, sono CTU presso il foro Alessandrino e mi dedico alle tematiche energetiche, all’impiantistica, alle fonti rinnovabili ed alla sostenibilità in edilizia.
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