Bonus Barriere Architettoniche 75%

Il Bonus Barriere Architettoniche 75% è un incentivo fiscale introdotto per promuovere l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati. E’ una misura interessante perché, per accedere al bonus, non è necessaria la presenza di un disabile nell’immobile e si possono detrarre alcuni lavori utili per migliorare la fruibilità degli edifici. Vediamolo assieme.

Bonus Barriere Architettoniche 75%
Bonus Barriere Architettoniche 75%

Bonus barriere architettoniche 75%: i riferimenti legislativi

Il Bonus Barriere Architettoniche 75% ha origini cronologiche molto lontane. I principi sull’accessibilità degli edifici sono stati infatti introdotti dalla Legge 9 Gennaio 1989 n. 13, nota come “Legge-quadro per l’attuazione del diritto al lavoro dei disabili“. Questi principi sono stati successivamente modificati da altri provvedimenti ad essa successivi.
L’accessibilità in Italia si fonda sulla Costituzione, ma la normativa che disciplina l’accessibilità e l’abbattimento delle barriere architettoniche è proprio la Legge 13/89. Questa stabilisce i termini e le modalità con cui deve essere garantito l’accesso e la fruibilità dei vari ambienti, con particolare attenzione ai luoghi pubblici.

Il riferimento legislativo corrente per il Bonus Barriere Architettoniche del 75% è però il Decreto del Ministro dei Lavori Pubblici n. 236 del 14 Giugno 1989.
Questo Decreto stabilisce le prescrizioni tecniche necessarie per garantire l’accessibilità e l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati e nelle edilizie residenziali pubbliche sovvenzionate e agevolate.

Il DM 236/1989 definisce i requisiti e le specifiche tecniche che devono essere rispettati per ottenere il riconoscimento del bonus. Gli interventi di eliminazione delle barriere architettoniche devono pertanto essere realizzati in ottemperanza di queste prescrizioni tecniche.

L’interpello 461/2022 e l’interpello 465/2022 dell’Agenzia delle Entrate confermano l’importanza del rispetto dei requisiti previsti dal Decreto per poter beneficiare del Bonus.

Formazione gratuita sull’eliminazione di barriere architettoniche e i bonus fiscali

In cosa consiste il Bonus barriere architettoniche 75%

Il bonus consente ai proprietari di immobili di ottenere una detrazione fiscale pari al 75% delle spese sostenute per l’eliminazione delle barriere architettoniche.

Le barriere architettoniche comprendono, ad esempio:

  • realizzazione di rampe o scivoli di accesso per superare dislivelli
  • installazione di ascensori o montacarichi per superare le barriere architettoniche verticali
  • ampliamenti o allargamenti delle porte o degli ingressi per consentire l’accesso alle persone con disabilità o con ausili specifici (es. carrozzine, stampelle, girelli deambulatori, etc.)
  • rimozione di gradini o di barriere architettoniche interne, anche attraverso l’installazione di montascale o piattaforme elevatrici
  • adattamento dei bagni per renderli accessibili a persone con disabilità, compresa l’installazione di maniglioni di supporto, sanitari adeguati e spazi sufficientemente ampi
  • eliminazione di ostacoli all’interno degli edifici, come tappeti, mobilia o altri elementi architettonici fissi che limitano l’accessibilità
  • modifiche agli spazi esterni per agevolare l’accessibilità, come la realizzazione di percorsi privi di ostacoli, piazzole, parcheggi riservati, etc.

…e diverse altre modifiche che rendono genericamente gli edifici più accessibili e facilmente fruibili da tutti.

Non serve la presenza di un disabile nell’edificio

Per poter fruire del Bonus Barriere Architettoniche al 75% non è necessario avere un disabile specifico nell’edificio in questione. Il bonus può essere richiesto infatti da qualsiasi proprietario di un edificio privato che desideri eliminare le barriere architettoniche e rendere l’edificio più accessibile.

L’obiettivo del bonus è proprio quello in primis di promuovere l’eliminazione delle barriere architettoniche in generale, ma anche in secundis di favorire l’accessibilità a tutte le persone, non solo con disabilità ma anche a chi avesse difficoltà motorie, agli anziani, agli invalidi (non solo permanenti ma anche, ad esempio, a chi ha avuto incidenti ed è limitato dal gesso e dagli ausili alla dembulazione) ed a tutte le persone cosiddette “fragili”, ossia parzialmente autonome e con difficoltà nello svolgimento delle regolari attività quotidiane. Questo estende notevolmente il bonus a svariati lavori che si possono fare sugli edifici.

La detrazione non si applica, invece, per il semplice acquisto di strumenti o beni mobili, anche se diretti a favorire la comunicazione e la mobilità della persona con disabilità.

Bonus barriere architettoniche 75%: esteso anche agli infissi

Gli interpelli sopracitati all’Agenzia delle Entrate ampliano il bonus anche alla sostituzione degli infissi. È infatti sufficiente che le porte/finestre nuove che si vanno a sostituire abbiano tutte le caratteristiche previste per Legge nel Decreto del Ministero delle Infrastrutture per l’eliminazione delle barriere architettoniche.

Dunque, dovranno possedere le seguenti caratteristiche:

  • essere facilmente utilizzabili, ossia dotati di meccanismi di apertura e chiusura facilmente manovrabili, con le parti mobili azionabili da tutti, ossia esercitando una lieve pressione.
  • La luce netta della porta di accesso di ogni edificio ed ogni U.I. dovrà essere di almeno 80 cm.
  • La luce netta delle altre porte dovrà essere di almeno 75cm.
  • L’altezza delle maniglie dovrà essere compresa tra 85 e 95 cm (consigliata 90 cm).
  • Devono essere preferite soluzioni per le quali le singole ante delle porte non abbiano larghezza superiore a 120 cm. Gli eventuali vetri dovranno collocarsi ad una altezza di almeno 40 cm dal piano del pavimento. L’anta mobile deve poter essere usata esercitando una pressione non superiore ad 8 kg.
  • l’altezza delle maniglie o del dispositivo di comando delle finestre dovrà essere compresa tra cm 100 e 130 cm (consigliata 115 cm).
  • Nelle finestre lo spigolo vivo della traversa inferiore dell’anta apribile dovrà essere opportunamente sagomato o protetto per non cagionare infortuni.

Tutte queste caratteristiche, però, sono già fortunatamente previste dalla stragrande maggioranza degli infissi attualmente in commercio.

Come riqualificare i pavimenti

I requisiti dei pavimenti stabiliscono che essi dovranno essere di norma orizzontalicomplanari tra loro e – nelle parti comuni e di uso pubblico – assolutamente non sdrucciolevoli.
Qualora vi fossero eventuali differenze di livello, esse dovranno essere contenute, ovvero superate attraverso rampe con pendenza adeguata, in modo da non costituire ostacolo al transito di una persona su sedia a rotelle.
Nel primo caso andrà segnalato il dislivello con variazioni cromatiche della pavimentazione (rampe o gradini colorati); inoltre gli spigoli delle eventuali soglie dovrà essere arrotondato.

Per tutti i tuoi dubbi sul Bonus barriere architettoniche

Bonus barriere architettoniche 75%: i servizi igienici

I servizi igienici dovranno consentire agevolmente tutte le manovre di una sedia a rotelle.

Dovrà essere garantito quindi:

  • lo spazio per l’accostamento laterale della carrozzina alla tazza e, ove presenti, al bidet, alla doccia, alla vasca da bagno, al lavatoio, alla lavatrice
  • lo spazio necessario per l’accostamento frontale della carrozzina al lavabo, che dovrà essere del tipo a mensola
  • la dotazione di opportuni corrimano e di un campanello di emergenza posto in prossimità dei sanitari principali (tazza WC e vasca/doccia).

Infine si dovranno preferire i rubinetti a leva e, ove prevista, con erogazione dell’ACS regolabile tramite miscelatori termostatici. Le porte installate saranno scorrevoli o apriranno comunque sempre e solo verso l’esterno.

Le caratteristiche di ascensori e servoscale

L’ascensore dovrà avere le seguenti caratteristiche:

  • Una cabina di dimensioni minime per l’uso con sedia a rotelle.
  • Le porte di cabina e di piano dovranno essere automatiche e di dimensioni che permettano l’accesso alla carrozzina.
  • Il sistema di apertura dovrà possedere un meccanismo (ad es. cellula fotoelettrica) per l’arresto e l’inversione della chiusura in caso di ostruzione del vano di accesso (porta).
  • La bottoniera di comando (interna ed esterna) dovrà essere collocata ad un’altezza adeguata alla sedia a rotelle ed essere anche idonea ai non vedenti.
  • Nella cabina dovranno esserci un citofono, un campanello d’allarme, un segnale luminoso che confermino l’avvenuta ricezione della chiamata di allarme ed una luce di emergenza.
  • Il ripiano di fermata, davanti alla porta di cabina dovrà avere una profondità tale da contenere una carrozzina e da consentire le manovre necessarie all’accesso.

Il D.M. 236/1989 fornisce le specifiche dimensioni per ciascuna tipologia di servoscala, rimarcando che essi sono consentiti in via alternativa ad ascensori e preferibilmente, per superare differenze di quota non superiori a 4 m.

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Il bonus prevede la cessione del credito o lo sconto in fattura

Il Bonus Barriere Architettoniche 75% finora non aveva avuto un grande successo, probabilmente perché prima molti ricorrevano direttamente al Superbonus.
Ad oggi invece risulta molto più richiesto, perché è l’unico incentivo riservato all’edilizia che prevede ancora la possibilità di cedere il credito o di richiedere lo sconto in fattura.
La detrazione al 75% può essere richiesta anche dai proprietari di U.I. che si trovano nei condomini per lavori fino ad un massimo di 50.000 € (e quindi con detrazione massima di circa 37.500 €).

Ristrutturare con il Bonus Barriere Architettoniche

Riferimenti dall’Agenzia delle Entrate:

Ingegnere Edile/Architetto, laureatomi presso l’Università degli Studi di Pavia.
Svolgo l’attività di libero professionista, sono CTU presso il foro Alessandrino e mi dedico alle tematiche energetiche, all’impiantistica, alle fonti rinnovabili ed alla sostenibilità in edilizia.
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