I risultati del Superbonus spiegati da ENEA

Quali sono i risultati e gli scenari per il Superbonus? Se ne è parlato il 19 dicembre al webinar organizzato da ENEA in collaborazione con ISNOVA e Logical Soft. Tra i relatori, l’Ing. Domenico Prisinzano di ENEA ha spiegato i risultati ed i numeri del Superbonus chiarendone vantaggi e aspetti migliorabili.

Obiettivo Emissioni Zero è il ciclo di incontri gratuiti organizzato da ENEA in collaborazione con ISNOVA e Logical Soft nell’ambito della campagna Italia In Classe A. L’obiettivo degli incontri è promuovere la cultura dell’efficienza energetica anche attraverso strumenti quali gli incentivi fiscali.

I risultati del Superbonus spiegati da ENEA - Ing. Domenico Prisinzano

Risultati Superbonus: asseverazioni e investimenti a fine novembre

L’appuntamento del 19 dicembre è stato dedicato agli scenari dei bonus fiscali 2023. Tra i molti temi affrontati si è anche parlato dei risultati maturati fino ad ora dal Superbonus. I numeri rilevanti sono stati presentati direttamente dall’Ing. Domenico Prisinzano, Responsabile del Laboratorio Supporto Attività Programmatiche per l’Efficienza Energetica di ENEA.

Due premesse sono doverose prima della presentazione dei dati. In primo luogo, si tratta di dati mensili “grezzi”, cioè non sono ancora stati completamente analizzati e rielaborati.

In secondo luogo, si tratta di dati dinamici: le pratiche potrebbe essere modificate o eliminate o trattarsi di schede prova.

Al 30 novembre 2022 risultano 338.950 asseverazioni. Questa cifra corrisponde in linea di massima ad altrettanti edifici oggetto di interventi.

La cifra degli investimenti ammessi a detrazione è attorno a 58 miliardi di euro. Di questi già realizzati, o meglio già fatturati e quindi corrispondenti a lavori già realizzati, sono 41 miliardi cioè complessivamente il 71%.

Qual è l’onere a carico dello stato? Basta moltiplicare per 1,1:

  • 63 miliardi a fine lavori
  • 45 miliardi e 500 milioni per i lavori realizzati.

Che tipo di edifici coinvolgono? In termini assoluti:

  • 45% degli investimenti riguarda i condomini
  • 38,6% edificio unifamiliari
  • 16,4%, unità unifamiliari funzionalmente indipendenti.

Per completare il quadro ci sarebbe da aggiungere sei castelli che, da un punto di vista statistico, incidono poco.

Unifamiliari e condomini a confornto

Come ricorda l’Ing. Prisinzano, questa è una misura che nasce in piena pandemia. L’obiettivo del Superbonus era rilanciare l’economia e rilanciare l’edilizia, che è stato sempre un settore trainante.

In effetti, in breve tempo ha messo in moto investimenti ingentissimi, proprio giocando sul fatto che il privato è veloce nel decidere e concretizzare.

Questa peculiarità appare evidente mettendo a confronto le performance di condomini, edifici unifamiliare o unità funzionalmente indipendenti.

Se infatti è vero che i condomini in termini di investimento valgono il 45%, in termini di edifici coinvolti invece sono solo il 12,8%. Questo perché il condominio ha un iter decisionale più complesso e lungo.

Però, nel complesso, la misura sta funzionando.

Asseverazioni, i numeri del Superbonus

Per quanto riguarda i risultati del Superbonus, a dicembre 2021 eravamo attorno a 92.000 asseverazioni.

Quindi il grosso delle asseverazioni è pervenuto nel 2022. L’aumento osservato nel 2022 è determinato da tre fattori.

In primo luogo ad Enea le asseverazioni arrivano quando lo stato di avanzamento dei lavori è già significativo. Si deve essere almeno al 30%, al 60% o a fine lavori. Pertanto molti lavori iniziati nel 2021 hanno cominciato a vedere uno stato d’avanzamento significativo, o addirittura la fine lavori, nel 2022.

In secondo luogo, col tempo i professionisti hanno cominciato a gestire meglio la macchina del Superbonus.

Non ultimo, la legge finanziaria del 2022 prevedeva e prevede per quest’anno l’uscita dall’incentivo al 110% delle case monofamiliari o delle unità funzionalmente indipendenti. Questo almeno fino alla conversione in Legge del Decreto Aiuti.

Per le tue asseverazioni con i bonus fiscali

Tutto ciò ha fatto registrare una corsa verso l’ultima azione: l’inoltro dei lavori relativi a queste tipologie edilizie.

Ricordiamo che inizialmente era previsto che entro il 30 giugno bisognava concludere al meglio il 30% dei lavori. Questa era la condizione iniziale per avere diritto alla detrazione del 110% per le spese sostenute fino al 31 dicembre.

Poi questa data è stata spostata al 30 di settembre. Si è avuta quindi un’impennata forte del numero di asseverazioni pervenuto.

Nel mese di settembre 2022 ENEA ha registrato circa 60.000 asseverazioni.

Per gestire meglio le code, ENEA ha predisposto un sistema che assegna un numero a chi trasmette un’asseverazione. Il numero è sì un indicatore della coda ma è anche una certezza di assegnazione del protocollo. In pratica quando il professionista viene messo in coda ha già il protocollo assegnato e quindi nell’arco di poco tempo ha disponibilità del pdf completo dell’asseverazione con tutti gli allegati.

Risultati del Superbonus: costi ammissibili e risparmio energetico

Per definire i costi ammissibili e il risparmio energetico conseguiti con il Superbonus, ENEA hanno studiato i dati prodotti fino al 31 dicembre.

Emerge che i costi unitari specifici degli interventi sono più elevati rispetto a quelli che si registrano come bonus. In alcuni casi anche il doppio se non di più.

Questo è dovuto principalmente al fatto che ci sono delle procedure più complesse e sono coinvolti più professionisti. Infatti occorre richiedere o presentare:

  • le autorizzazioni
  • la regolazione tecnica ex legge 10
  • le asseverazioni
  • l’attestato di prestazione energetica prima e dopo
  • l’apposizione del visto di conformità del commercialista quando si ricorre alla gestione del credito allo sconto in fattura.

Al tempo stesso la detrazione al 110% in qualche modo porta a una minore attenzione dell’utente ai costi.

Si può dire che comunque complessivamente la misura sta funzionando.

Superbonus, quali scenari

Per il futuro però dobbiamo stare attenti a tutto ciò che ci dirà la nuova Legge di Bilancio. Già il Decreto Aiuti Quater aveva portato delle modifiche per quanto riguarda gli edifici unifamiliari.

Hanno spostato l’ammissibilità alle detrazioni del 110% anche per le somme spese entro il 31 marzo del 2023, non più al 31 dicembre. Questo sempre a condizione che al 30 settembre 2022 si siano realizzati il 30% dei lavori complessivi previsti.

A questo si aggiunge che la detrazione scenda al 90% per le spese sostenute nel 2023 anche per gli edifici condominiali. Questo a eccezione che si sia presentata la CILAS entro Il 25 di novembre. In questo caso la detrazione rimane al 110%.

Ma per avere certezze bisogna aspettare la conversione in legge del decreto o addirittura l’attuazione di queste misure nelle Legge di Bilancio.

Obiettivo Emissioni Zero con ENEA: Bonus fiscali 2023. Nel webinar del 19 dicembre tutte le novità che ci aspettano il prossimo anno

Una nuova cultura energetica

Comunque oltre ad avere rilanciato il comparto edile e l’economia, il Superbonus ha favorito molto la diffusione della cultura energetica.

Se prima la progettazione del sistema edificio-impianto era un discorso per specialisti, ora a questi temi si sono interessate moltissime persone e anche moltissimi tecnici.

Il Superbonus ha insegnato a dare attenzione alla prestazione energetica dell’edificio, ai consumi energetici e alle emissioni di CO2. Ci riferiamo a una maggiore attenzione in ogni fase: quando si costruisce, si ristruttura, si compra o si affitta un immobile.

Progetta edifici sostenibili

Al tempo stesso abbiamo registrato un aumento dei costi diretti e indiretti sia nei processi che per la collettività.

In diversi lavori già contrattualizzati le imprese hanno avuto difficoltà a sostenere i prezzi stabiliti al momento di sottoscrizione del contratto.

Risultati Superbonus: il risparmio energetico

Per quanto riguarda gli obiettivi dell’efficienza energetica e quindi del risparmio energetico conseguito, probabilmente sarebbe necessario affinare tutte le procedure. Sarebbe auspicabile una rivisitazione di tutte le leggi sui bonus fiscali per quanto riguarda l’efficienza energetica.

L’attuale legge sostanzialmente è basata su una concezione datata perché è nata nel 2006. Presenta un’impostazione che ormai risulta un po’ superata per diverse ragioni. Pensiamo a interventi che si sono evoluti nel tempo e che non sono considerati.

Inoltre tutto il meccanismo delle detrazioni fiscali e delle esigenze energetiche era basato su concetti molto semplici. Ad esempio oggi assume importanza anche l’impianto di climatizzazione estiva e le nuove tecnologie che non vengono adeguatamente considerati.

Si potrebbe anche rivedere il meccanismo di incentivazione basandolo non semplicemente sulle somme spese ma in modo più diretto solo sul risparmio energetico conseguito.

D’altra parte, conclude l’Ing. Prisinzano, tutto questo sarebbe più coerente rispetto al decreto legislativo 192 del 2005 aggiornato decreto legge 48 del 2020. Esso prevede proprio una commisurazione diretta degli incentivi al risparmio energetico.

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Head of Marketing and Communications.
Laureata in Lingue e Letterature Straniere e specializzata in Marketing alla SDA Bocconi.
Promuovo i software e i servizi Logical Soft dedicati ai professionisti dell’edilizia. Appassionata di sostenibilità, efficienza energetica e tecnologie di progettazione, curo il Focus dell’Edilizia, ricco di notizie, articoli tecnici e strumenti formativi per i professionisti del settore.