Diagnosi Energetica Strutture Sanitarie

In questo articolo, che chiude la terna sull’audit energetico degli edifici pubblici, parliamo della Diagnosi Energetica delle Strutture Sanitarie. Come è noto sono organismi edilizi o gruppi aggregati di edifici che presentano notevoli complessità in termini di modellazione per l’estensione e l’articolazione dei volumi e per le varietà impiantistiche presenti.

Diagnosi Energetica Strutture Sanitarie
Diagnosi Energetica Strutture Sanitarie

Le Strutture Sanitarie: tra esigenze di sostenibilità e vincoli di bilancio

La Diagnosi Energetica degli Edifici Pubblici, argomento di cui abbiamo già ampiamente discusso e che si è poi declinato anche nella Diagnosi Energetica degli Edifici Scolastici, assume però connotazioni peculiari – anche molto diverse – volendosi approcciare all’audit delle Strutture Sanitarie.

I processi gestionali di grandi complessi immobiliari, quali i poli sanitari, devono confrontarsi con le stringenti esigenze di sostenibilità energetico-ambientale dettate dalle recenti Direttive UE.

Queste, com’è noto, impongono la riqualificazione energetica allo scopo di conseguire determinati obiettivi di abbattimento delle emissioni in tempi certi (o quantomeno prestabiliti). Devono coniugare gli elevati parametri di qualità richiesti dalle strutture sanitarie alle ovvie necessità da parte della PA di rispettare vincoli di bilancio inderogabili.

Formazione gratuita sulla diagnosi energetica delle strutture sanitarie

Le Strutture Sanitarie: edifici estesi, complessi, articolati

Nel novero dell’edilizia pubblica è proprio il settore sanitario quello tra i più coinvolti in questo dibattito. Questo è dovuto al fatto che è uno dei comparti più energivori a causa di molteplici fattori:

  • La notevole estensione dei poli sanitari
  • Le diverse funzioni in essi inglobate
  • La complessità e l’articolazione di spazi e volumi
  • La varietà impiantistica presente
  • Un enorme consumo di ACS, rispetto al residenziale
  • La necessità di funzionamento 24h / 7gg / 365 giorni l’anno dei servizi erogati, che devono essere sempre garantiti
  • Dei preset sia estivi che invernali che consentano il comfort termoigrometrico dei degenti a prescindere dalle condizioni al contorno
  • La necessità di fruire di ambienti molto puliti, talvolta anche sterili (sale operatorie)
  • L’imprescindibilità di impiegare impianti di VMC che garantiscano idonei ricambi di aria e che siano salubri e costantemente manutenuti
  • Un consumo smodato di energia elettrica dovuta anche ai numerosi apparecchi medicali.
Guida alla simulazione dinamica oraria

Le Strutture Sanitarie: costano il 9% circa del PIL

La spesa per la sanità – sia pubblica, sia privata – si aggira in Italia attorno ai 140 mld di € che corrispondono all’incirca a poco meno del 9% del PIL nazionale.

Secondo alcune stime l’energia arriva a incidere per circa il 5% sul fatturato del mondo sanitario, anche se contestualizzare questa stima non è semplice né immediato, principalmente per via della diffusa esternalizzazione dei servizi di manutenzione e gestione degli impianti.

Attraverso una corretta diagnosi e monitoraggio di questi edifici è possibile adottare strategie gestionali efficaci ed affrontare lavori di retrofit ed efficientamento che possono avere notevolissimi risvolti in termini di:

  • riduzione dell’inquinamento
  • taglio delle mostruose spese di conduzione e gestione dei poli sanitari.

Diagnosi Energetica Strutture Sanitarie: obbligatoria e a cadenza regolare

Il D.Lgs 102/2014 obbliga le grandi imprese e le imprese energivore ad eseguire una diagnosi energetica dei propri siti già a partire da Dicembre 2015 e, successivamente, di rifare l’audit a cadenza quadriennale.
L’Allegato 2 del Decreto impone:

  • che le diagnosi prevedano non soltanto una misura precisa dei consumi energetici
  • che esse stesse si prefigurino come una vera e propria strategia di monitoraggio a cadenza fissa e periodica.

Tra i soggetti obbligati dalle disposizioni di Legge rientrano anche le strutture sanitarie e socio-sanitarie.

 Diagnosi Energetica Strutture Sanitarie: obbligatoria e a cadenza regolare
Diagnosi Energetica edifici pubblici e strutture sanitarie – Modello realizzato con TERMOLOG, dall’ingegner Guido Donato Mozer

Diagnosi Energetica Strutture Sanitarie: chi la può fare?

Dal 19 Luglio 2016 le diagnosi redatte in ottemperanza all’Art. 8 del D.Lgs. 102/2014 devono essere eseguite da soggetti certificati da organismi accreditati, ossia:

In Italia la figura dell’auditor e le sue competenze sono inquadrate dalla norma UNI EN 16247 – Parte 5.

Come già scritto nei precedenti articoli, qualora la diagnosi necessitasse di effettuare delle PND, ossia prove non distruttive in situ (ad es. termografia agli infrarossi o termoflussimetria o blower door test, etc.), il professionista dovrà essere sia in possesso di strumentazione tecnica opportunamente tarata, sia di un brevetto apposito per lo svolgimento delle varie PND.

È fondamentale, quando si effettua la diagnosi energetica di strutture sanitarie, utilizzare software che velocizzino questo processo. Il software TERMOLOG abbina i benefici di un approccio semplice alla modellazione termofisica dell’edificio e della sua dotazione impiantistica, all’estrema precisione e raffinatezza di calcolo, propria della simulazione dinamica oraria, effettata ai sensi della UNI EN ISO 52016.
Il Modulo DIAGNOSI permette di elaborare anche casi complessi come edifici pubblici estesi ed articolati, proprio come i plessi sanitari.

La diagnosi energetica delle strutture sanitarie con TERMOLOG

ENEA ed il tavolo tecnico sull’efficienza energetica delle strutture sanitarie

L’ENEA (Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l’Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile) ha creato e coordina un tavolo tecnico di lavoro specificamente orientato all’efficienza energetica delle strutture sanitarie.

Per affiancare i poli sanitari, nel compito di adempiere agli obblighi di Legge, ENEA ha costituito questo gruppo di lavoro a cui hanno aderito:

  • Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli
  • Ospedale Pediatrico Bambin Gesù IRCCS
  • Ospedale S. Raffaele S.r.l.
  • Università Campus Bio-Medico di Roma.

Il tavolo ha elaborato alcuni strumenti per la redazione del rapporto di diagnosi energetica in campo sanitario, fornendo una metodologia di raccolta dati specifica per il settore privato, uniformando il glossario tecnico e definendo dei livelli minimi per il monitoraggio energetico.

Le Linee Guida prodotte, con annesso foglio di calcolo elettronico relativo al riepilogo dei consumi, possono essere uno strumento utile per la definizione di indici energetici specifici del settore dove, vista la complessità, gli indici di benchmark disponibili in letteratura attualmente risultano poco utili a definire parametri di riferimento affidabili.

Diagnosi Energetica Strutture Sanitarie: quali le fasi salienti

Una Diagnosi Energetica è una valutazione sistematica di come venga utilizzata l’energia dal punto in cui essa viene acquisita al suo punto di utilizzo finale.
Identifica quindi come l’energia viene gestita e consumata, ovvero:

  1. Come e dove l’energia entra nel sistema
  2. Dove essa venga distribuita ed utilizzata
  3. Come essa venga convertita tra i punti di ingresso ed i suoi utilizzi
  4. Come essa possa essere utilizzata in modo più efficace ed in modo più efficiente.

Da queste 4 macro-fasi ne deriva un documento tecnico conforme ai criteri contenuti nelle norme UNI CEI EN 16247 – Parti 1, 2, 3 e 4.

Diagnosi Energetica Strutture Sanitarie: i criteri minimi dell’Allegato 2

I criteri minimi che devono possedere gli audit energetici attendibili sono indicati nell’Allegato 2 al Decreto Legislativo 102/2014.

Le Diagnosi Energetiche di buona qualità devono dunque:

  • essere basate su dati operativi relativi al consumo di energia aggiornati, misurati e tracciabili e sui profili di carico
  • comprendere un esame dettagliato del profilo di consumo energetico di edifici o di gruppi di edifici, di attività o impianti industriali, compreso il trasporto
  • ove possibile, essere basate sull’analisi del costo del ciclo di vita, invece che su semplici periodi di ammortamento. Questo per tener conto dei risparmi a lungo termine, dei valori residuali degli investimenti a lungo termine e dei tassi di sconto
  • essere proporzionate e sufficientemente rappresentative per consentire di tracciare un quadro fedele della prestazione energetica globale e di individuare le opportunità di miglioramento più significative.

Diagnosi Energetica Strutture Sanitarie: la procedura operativa

Sempre in aderenza ai disposti del D.Lgs.102/2014, la documentazione relativa alle diagnosi effettuate sarà composta dai seguenti elaborati da caricare sul portale web ENEA dedicato alle Diagnosi Energetiche Obbligatorie:

  1. Nota su chi ha redatto la diagnosi energetica
  2. Dati dell’azienda
  3. Dati del sito produttivo oggetto di diagnosi
  4. Periodo di riferimento della diagnosi
  5. Unità di misura adoperate
  6. Consumi energetici
  7. Materie prima
  8. Processo produttivo
  9. Descrizione prodotti
  10. Indicatori energetici
  11. Informazioni sul metodo raccolta dati
  12. Descrizione dell’implementazione della strategia di monitoraggio
  13. Modelli energetici
  14. Calcolo degli indicatori energetici individuati e confronto con quelli di riferimento
  15. Interventi effettuati in passato
  16. Interventi individuati
  17. Tabella riepilogativa interventi individuati.

TERMOLOG: lo strumento ideale per le Diagnosi Energetica di Strutture Sanitarie

Il Modulo DIAGNOSI di TERMOLOG permette di elaborare anche casi complessi come edifici pubblici estesi ed articolati, proprio come i plessi sanitari.

Diagnosi Energetica Strutture Sanitarie -  TERMOLOG analizza e consiglia gli interventi migliorativi che si possono apportare all'edificio di cui si sta facendo l'analisi energetica.
TERMOLOG analizza e consiglia gli interventi migliorativi che si possono apportare all’edificio di cui si sta facendo l’analisi energetica.

Il risultato di questi audit sono soluzioni cucite su misura, che riducono i consumi energetici e gestionali delle strutture sanitarie, ma anche l’impatto ambientale di questi enormi manufatti o complessi multi-edificio (come i policlinici o gli IRCSS).

La diagnosi di TERMOLOG è conforme alle nuove Linee Guida ENEA ed alla UNI CEI EN 16247-2 e segue il processo di efficientamento energetico, composto da: rilievo, monitoraggio ed individuazione delle soluzioni.

Attraverso la definizione dei profili d’uso, è possibile simulare la fruizione del complesso – anche differenziandola per ogni singolo ambiente – così da poter anche impostare i BACS, affinché la domotica e la building automation possano contribuire all’abbattimento degli sprechi ed alla parzializzazione dei consumi energetici.

Non va infine trascurata l’autoproduzione rinnovabile, valutabile grazie al Modulo COMUNITA’ ENERGETICHE, specificamente ideato per la progettazione ed il dimensionamento degli impianti fotovoltaici.

Per fare la diagnosi energetica delle strutture sanitarie

Ingegnere Edile/Architetto, laureatomi presso l’Università degli Studi di Pavia.
Svolgo l’attività di libero professionista, sono CTU presso il foro Alessandrino e mi dedico alle tematiche energetiche, all’impiantistica, alle fonti rinnovabili ed alla sostenibilità in edilizia.
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