Diagnosi energetica degli edifici pubblici

In questo articolo riprendiamo il concetto di diagnosi energetica applicato però agli edifici pubblici. Facciamo un riepilogo della normativa e della prassi per redigere questa pratica. Ripercorriamo le principali tappe fino ad arrivare alla Diagnosi Energetica degli Edifici Pubblici, con i suoi collegamenti ai CAM ed alla modellazione dinamica oraria.

Diagnosi energetica degli edifici pubblici
Diagnosi energetica degli edifici pubblici

Edifici Pubblici: cos’è e a cosa serve la Diagnosi Energetica?

La diagnosi è una pratica energetica che consiste in un’analisi dettagliata delle prestazioni energetiche di un edificio. Viene redatta al fine di identificare tutti i possibili miglioramenti conseguibili ed aumentarne l’efficienza globale.

Questo processo implica però la valutazione di svariati aspetti legati al consumo energetico dell’edificio. Tra questi aspetti troviamo:

  • l’involucro edilizio,
  • i sistemi impiantistici HVAC (riscaldamento, ventilazione e condizionamento dell’aria) ed il loro utilizzo,
  • l’illuminazione ed il consumo dovuto all’uso degli elettrodomestici.

La definizione data dall’ENEA della diagnosi energetica è:

procedura sistematica mirata a ottenere un’adeguata conoscenza del profilo di consumo energetico di un edificio o gruppo di edifici, di una attività o impianto industriale o commerciale o di servizi pubblici o privati, a individuare e quantificare le opportunità di risparmio energetico sotto il profilo costi-benefici e a riferire in merito ai risultati“.

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Diagnosi vs APE, quali sono le differenze

Il termine “tailored rating“, utilizzato per definire la diagnosi energetica, si riferisce infatti alla personalizzazione dell’analisi in base ai profili d’uso specifici degli occupanti dell’edificio.

Come sappiamo l’APE fornisce un “asset rating” ossia rappresenta le prestazioni energetiche in condizioni standard. La diagnosi invece si redige basandosi anche sulle variazioni nei modelli di utilizzo dell’edificio da parte dei suoi fruitori ed occupanti (profili d’uso).

La diagnosi energetica considera pertanto anche gli aspetti legati all’uso effettivo dell’edificio. A titolo di esempio: gli orari di apertura/chiusura, il numero degli occupanti, le abitudini di consumo energetico degli stessi ed altri fattori (elettrodomestici, schermature, solari, uso di illuminazione ed apparecchiature, accensione di elettrodomestici, etc.) che possono influenzare le prestazioni energetiche in modo specifico.

Questa valutazione (rating) così personalizzata (tailored) consente di ottenere informazioni estremamente più accurate, relative sia alle potenziali inefficienze sistemiche (involucro ed impianti) sia alle opportunità di miglioramento conseguibili con un uso più consapevole da parte dei fruitori dell’immobile.

Quali sono gli obiettivi target di una buona diagnosi?

Gli obiettivi principali di una buona diagnosi energetica sono:

  1. Identificare i punti deboli sistemici. Rilevare aree dell’edificio o parti della dotazione impiantistica che contribuiscono in modo significativo alla dispersione di calore o al consumo eccessivo di energia.
  2. Proporre soluzioni agli utenti. Sviluppare raccomandazioni specifiche per gli utenti, ai fini di migliorare l’efficienza energetica, ridurre i costi delle bollette e diminuire quindi anche l’impatto ambientale.
  3. Calcolare il reale rendimento energetico. Determinare l’indice di prestazione energetica reale dell’edificio, spesso espresso in forma insufficiente con l’APE. Questo non è indicativo dei reali consumi, poiché dipendono in gran parte anche dai profili d’uso degli utenti.
  4. Stimare i risparmi: calcolare e quantificare i potenziali risparmi energetici derivanti dall’implementazione delle raccomandazioni.
  5. Considerare fonti di energia rinnovabile. Esaminare l’opportunità di integrare l’autoproduzione energetica da fonti rinnovabili (come pannelli ST/FV o sistemi geotermici a PdC), per ridurre la dipendenza dalle fonti fossili tradizionali.

La diagnosi energetica è quindi il punto di partenza per migliorare le prestazioni energetiche di un edificio. Inoltre, le diagnosi sono particolarmente utili per gli edifici pubblici e le aziende che desiderano ottimizzare i propri costi operativi. Infine, consentono anche di ridurre l’impronta ecologica dei propri parchi immobiliari.
La normativa di riferimento è costituita dalle 4 parti della UNI CEI EN 16247.

Efficienza energetica: gli edifici pubblici ed il Decreto CAM

Sussistono due differenti casistiche relative alla diagnosi energetica degli edifici pubblici:

  1. In Italia, l’obbligo di effettuare un audit per gli edifici pubblici e le P.A. è disciplinato dal D.Lgs 115/2008 che prevede l’imposizione per gli edifici pubblici o ad uso pubblico, di produrre la diagnosi energetica in caso di interventi di ristrutturazione degli impianti termici o di ristrutturazioni edilizie che riguardino almeno il 15% della superficie esterna dell’involucro edilizio che racchiude il volume lordo riscaldato.
  2. Il D.M. 23/06/2022Decreto Criteri Ambientali Minimi (CAM) richiede inoltre che venga obbligatoriamente redatta la diagnosi energetica per progetti di ristrutturazione importante di primo livello e per progetti di ristrutturazione importante di secondo livello di edifici con s.u. di pavimento ≥ 2500 mq.

Diagnosi Energetica Edifici Pubblici: chi la può redigere?

Le diagnosi energetiche per gli edifici pubblici, o ad uso pubblico, di cui al paragrafo precedente, possono essere redatte secondo i seguenti criteri:

  1. L’audit energetico ex D.Lgs 115/2008 può essere svolto da un professionista tecnico abilitato iscritto quindi ad un Albo professionale.
  2. Le diagnosi obbligate dal Decreto CAM, che devono essere invece redatte da un soggetto certificato (ESCo certificate secondo la UNI CEI 11352, EGE certificati in conformità alla UNI CEI 11339).

Diagnosi Energetica: il calcolo dinamico orario

Nel calcolo standard (asset rating) utilizzato per redigere l’APE si considerano sempre 24 ore di funzionamento continuo dell’impianto. Nella diagnosi energetica (tailored rating) è richiesto invece l’inserimento delle ore di funzionamento reali ed i giorni mensili di accensione dell’impianto.

In alcuni casi specifici di edifici pubblici, come ad esempio le scuole, è particolarmente importante capire come cambi radicalmente il fabbisogno energetico dell’involucro nei mesi invernali per effetto dei periodi di fermo impianti durante la chiusura festiva natalizia. Inoltre, la gestione del regime estivo negli edifici pubblici diventa particolarmente complessa qualora vi fossero da azionare delle schermature solari per attenuare i picchi di irraggiamento solare.

Modello di diagnosi energetica di una scuola eseguito con TERMOLOG e il calcolo dinamico orario.
Modello di diagnosi energetica di una scuola eseguito con TERMOLOG e il calcolo dinamico orario.

Queste scelte sono attuabili e simulabili solo e unicamente attraverso una simulazione dinamica oraria. Il modello di calcolo deve infatti rispondere al meglio all’uso reale dell’edificio. Solo così gli interventi migliorativi potranno essere considerati affidabili.

Scopri come effettuare una diagnosi energetica

La calibrazione del modello è il momento della sua validazione che avviene confrontando i risultati ottenuti dal calcolo con il consumo effettivo di combustibile ricavato dalle bollette.

Il software di riferimento per la diagnosi dinamica

Il software TERMOLOG abbina i benefici di un approccio semplice alla raffinatezza di calcolo della simulazione dinamica con la UNI 52016.

Il Modulo DIAGNOSI permette di elaborare velocemente casi complessi come edifici pubblici estesi ed articolati. Il risultato sono soluzioni ad-hoc atte a ridurre i consumi energetici, l’impatto ambientale e migliorare la qualità degli ambienti che viviamo quotidianamente. La diagnosi di TERMOLOG è conforme alle nuove Linee Guida ENEA ed alla UNI CEI EN 16247-2.

Approfondimenti ed Esempi:

Ingegnere Edile/Architetto, laureatomi presso l’Università degli Studi di Pavia.
Svolgo l’attività di libero professionista, sono CTU presso il foro Alessandrino e mi dedico alle tematiche energetiche, all’impiantistica, alle fonti rinnovabili ed alla sostenibilità in edilizia.
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