Bonus edilizi 2024: come cambiano con la Legge di Bilancio

Bonus edilizi 2024 e Legge di Bilancio: stop al Superbonus per le unifamiliari, aliquota al 70% per i condomini, 110 ancora attivo per terzo settore e zone colpite da sisma. Ecobonus e Sismabonus confermati per il 2024. Fondo prima casa.

Via libera alla Finanziaria 2024. Il testo della Legge di Bilancio 2024, in Gazzetta ufficiale il 30/12/2023, circola ormai da mesi e abbiamo già analizzato quali fossero i cambiamenti previsti per i bonus edilizi. D’altra parte lo stop alla cessione del credito e allo sconto in fattura della Legge 38/2023 aveva già ampiamente rallentato l’avvio di nuovi cantieri con Superbonus.

Analizziamo quindi per ciascuno dei bonus edilizi cosa prevede il testo della Legge di Bilancio 2024 di cui rendiamo disponibile il pdf. Questa analisi si completa con le misure contenute nel Decreto Superbonus formulato ad hoc per risolvere le criticità legate ai bonus edilizi.

Bonus edilizi 2024 e Legge di Bilancio: stop al Superbonus per le unifamiliari, aliquota al 70% per i condomini, 110 ancora attivo per terzo settore e zone colpite da sisma.
Bonus edilizi 2024 e Legge di Bilancio: stop al Superbonus per le unifamiliari, aliquota al 70% per i condomini, 110 ancora attivo per terzo settore e zone colpite da sisma.

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Progetta con la nuova Legge di Bilancio 2024

Unifamiliari: stop definitivo al Superbonus

Tra i bonus edilizi in scadenza nel 2023 e che non trovano proroga nella Legge di Bilancio 2024 vi è il Superbonus per le villette.

Ricordiamo che in base al D.L. n. 104/2023 per mantenere l’aliquota massima di detrazione al 110%, le spese per gli interventi Superbonus sulle unifamiliari devono essere sostenute entro il 31 Dicembre 2023. Questo a condizione che al 30 Settembre 2022 sia stato completato il 30% degli interventi previsti.

In mancanza di queste condizioni già dal 1° gennaio 2023 l’aliquota era scesa al 90%. Ma in presenza di due condizioni:

  • interventi effettuati su prima casa
  • beneficiari con ‘reddito di riferimento’ inferiore a 15.000 euro.

Per i nuovi cantieri in partenza nel 2024 occorre valutare con attenzione quali incentivi applicare: il Superbonus 70% oppure i bonus edilizi ordinari con le aliquote sotto specificate: Ecobonus, Bonus Casa, Sismabonus e Barriere architettoniche.

Bonus edilizi 2024: quali incentivi per i condomini

Veniamo ora a uno dei nodi più spinosi. Parliamo naturalmente dei condomini e dei singoli proprietari di più unità immobiliari fino a un massimo di 4.

Sappiamo che il 31 Dicembre 2023 segna la fine dell’aliquota al 110% o al 90% dei lavori di ristrutturazione. La nuova aliquota delle spese sostenute nel 2024 scende al 70%. Questo significa che il 31 dicembre 2023 è l’ultimo giorno per emettere fatture con un credito maturato al 110%.

Il problema riguarda le fatture emesse negli ultimi mesi dell’anno potrebbero non godere del 110% bensì del 70%. Questo a causa del fatto che le fatture sono rimborsate in blocco al superamento di uno degli Stati di avanzamento lavoro.

Il nuovo accordo sul Superbonus in un Decreto ad hoc

Segnaliamo in sintesi l’accordo raggiunto che si è concretizzato in un Decreto ad hoc per il Superbonus, il DL 212/2023 in vigore dal 30/12/2023.

Verrà creato un fondo a favore dei nuclei con reddito di riferimento fino 15mila euro per accedere a un contributo sulle spese sostenute dal 1 gennaio al 31 ottobre 2024 e che al 31 dicembre abbiano raggiunto uno stato di avanzamento dei lavori non inferiore al 60 per cento. In pratica il 110% resterebbe attivo solo per le fasce di reddito più basse e solo per il completamento dei lavori già iniziati.

Per approfondire consigliamo la lettura dell’articolo: Nuovo Decreto Superbonus: le modifiche del DL 212/2023

Superbonus condomini per edilizia residenziale pubblica

Nessuna proroga nel testo. Anche per gli interventi sugli Istituti Autonomi Case Popolari (IACP) si conferma la scadenza del 110% al 31 Dicembre 2023, a condizione che entro il 30 Giugno 2023 sia stato eseguito almeno il SAL al 60% dell’intervento globale previsto.

Scopri cosa succede ai lavori Superbonus nei condomini non finiti entro il 31 dicembre 2023.

Imposta 26% per plusvalenza su immobili ristrutturati e ceduti

Una novità sostanziale del testo della nuova legge di Bilancio riguarda quegli immobili ceduti a titolo oneroso e che abbiano beneficiato di interventi agevolati con Superbonus conclusi da non più di 10 anni. Per questi l‘aliquota sulla plusvalenza realizzata per cessione a titolo oneroso sale al 26%.

Si legge infatti:

Legge di Bilancio 2024 Commi dal 63 al 67

Sono, inoltre, modificati gli articoli 67 (Redditi diversi) e 68 (Plusvalenze) del TUIR di cui al D.P.R. n. 917 del 1986, al fine di aggiungere tra i redditi
diversi le plusvalenze realizzate mediante cessione a titolo oneroso di immobili sui quali siano stati realizzati interventi agevolati dal c.d.
Superbonus. Alle plusvalenze suddette si può applicare l’imposta sostituiva dell’imposta sul reddito, del 26 per cento. Le predette disposizioni si
applicano alle cessioni poste in essere a decorrere dal 1° gennaio 2024.

Ed inoltre:

Legge di Bilancio 2024 Commi dal 63 al 67

[…] la norma innalza, dal 21 al 26 per cento, l’aliquota dell’imposta in forma di cedolare secca applicata alle locazioni brevi, in caso di destinazione alla locazione breve di più di un appartamento per ciascun periodo d’imposta e include tra i redditi diversi, con aliquota da imposta sostitutiva pari al 26 per cento, le plusvalenze realizzate mediante cessione a titolo oneroso di immobili sui quali siano stati realizzati interventi agevolati dal c.d. Superbonus.

Bonus edilizi 2024: Le nuove scadenze Superbonus
Le nuove scadenze Superbonus

Superbonus 110% per zone colpite dal Sisma

Nessuna menzione specifica nella Legge di Bilancio 2024 sui Bonus edilizi per le zone colpite da sisma.

Possiamo quindi affermare che i comuni dei territori colpiti da eventi sismici verificatisi a far data dal 1° aprile 2009 dove sia stato dichiarato lo stato di emergenza continuano a beneficiare dell’aliquota al 110 per cento fino al 31 dicembre 2025 per edifici unifamiliari e condomini.

Terzo settore: quali bonus edilizi nel 2024

Nessuna novità specifica per gli enti del terzo settore per i quali la detrazione resta al 110% fino al 31 Dicembre 2025.

Ricordiamo che appartengono al Terzo settore gli enti soddisfano i requisiti del Comma 10-bis dell’Art. 119 del D.L. Rilancio:

  • svolgono attività socio-sanitaria e assistenziale,
  • possiedono immobili in cat. B1, B2 e D5,
  • i membri del CdA non ricevono compensi ed indennità per il loro ruolo o carica.

Ricordiamo infine che la Legge n.108 del 29 luglio 2021 aveva già aumentato il massimale di spesa del Superbonus per il terzo settore.  Per calcolarlo si considera la superficie media delle unità abitative stabilite dall’osservatorio del mercato immobiliare. Si prende la superficie dell’edificio del terzo settore da riqualificare. Quindi la si divide per la superficie media delle unità abitative. L’indice ottenuto va poi moltiplicato per il massimale standard del residenziale.

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Bonus Barriere architettoniche 75%

Il Bonus Barriere Architettoniche non è menzionato nel testo della nuova manovra. Le spese sostenute fino al 2025 godono di un’aliquota di detrazione specifica del 75% anziché la normale aliquota per Bonus Ristrutturazioni del 50%.

I massimali di spesa per questo specifico bonus variano in funzione del numero di unità immobiliari:

a) euro 50.000 per gli edifici unifamiliari o per le unità immobiliari situate all’interno di edifici plurifamiliari che siano funzionalmente indipendenti e dispongano di uno o più accessi autonomi dall’esterno.

b) Euro 40.000 moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio per gli edifici composti da due a otto unità immobiliari.

c) Euro 30.000 moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio per gli edifici composti da più di otto unità immobiliari.

L’applicazione del Bonus Barriere architettoniche richiede un’attenta analisi dei requisiti. Il Decreto Superbonus 212/2023 emanato d’urgenza segna tuttavia una stretta anche su questo Bonus sia in termini di interventi realizzabili sia in merito allo sconto in fattura.

Di fatto si limita il Bonus ai lavori sulle barriere architettoniche solo per questi elementi:

  • Scale
  • Rampe
  • Ascensori
  • Servoscala
  • Piattaforme elevatrici

L’opzione cessione del credito e sconto in fattura resta attiva solo per le spese sostenute nel 2023. Anche a questo proposito restiamo in attesa della conversione in Legge del Decreto, valutando eventuali modifiche.

Per approfondimenti si consiglia la lettura dell’Articolo: Bonus Barriere Architettoniche 75%, cosa cambia

Bonus edilizi 2024: stop all’incentivo 50% Case Green

Sorprende che la Legge di Bilancio 2024 non proroghi la detrazione del 50% dell’IVA dovuta sull’acquisto di immobili residenziali di classe energetica A o B, venduti direttamente dalle imprese costruttrici.

Questa misura, che nel 2023 aveva un costo stimato tutto sommato basso, pari a circa 15 milioni di euro, scade il 31 Dicembre 2023.

Fondo garanzia mutui prima casa nei bonus edilizi 2024

Si rifinanzia invece per tutto il 2024 il Fondo di acquisto prima casa per 282 milioni di euro (Comma 7). Il Fondo consente alle categorie prioritarie di fruire di una copertura fino alla misura massima dell’80 per cento della quota capitale, qualora siano in
possesso di un indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) non superiore a 40 mila euro annui e richiedano un mutuo superiore all’80 per cento del prezzo dell’immobile, compreso di oneri accessori.

Rientrano nelle categorie “prioritarie”:

  • conduttori di alloggi IACP
  • giovani coppie
  • famiglie monogenitoriali con figli minori,
  • giovani under 36 anni.

Alle categorie prioritarie, la Legge di Bilancio 2024 aggiunge anche i nuclei di famiglie numerose così composte:

Legge di Bilancio 2024 – Commi dal 7 al 13 (Mutui prima casa)

a) nuclei familiari che includono tre figli con età inferiore a 21 anni e che hanno un valore dell’indicatore della situazione economica equivalente non
superiore a 40.000 euro annui (…);
b) nuclei familiari che includono quattro figli con età inferiore a 21 anni che hanno un valore dell’indicatore della situazione economica equivalente
non superiore a 45.000 euro annui;
c) nuclei familiari che includono cinque o più figli con età inferiore a 21 anni, che hanno un valore dell’indicatore della situazione economica equivalente non superiore a 50.000 euro annui.

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Bonus edilizi ordinari: scadenze al 2024 per Ecobonus, Sismabonus e Bonus Ristrutturazioni 50%

Innanzitutto non ci sono modifiche alle scadenze di Ecobonus e Sismabonus: il loro termine resta al 31 dicembre 2024, come già previsto dalla Finanziaria 2022. Nella tabella che segue trovate un riassunto delle aliquote per le singole misure comprese nell’Ecobonus e nel Sismabonus.

È interessante notare che per le zone sismiche 1, 2, 3, il Sismabonus 85% resta l’incentivo con aliquota più alta per i nuovi cantieri, soprattutto con riferimento alla scomparsa del Superbonus al 110% e 90%.

Infine, si conferma il Bonus Casa, o Bonus Ristrutturazioni, con aliquota al 50% fino al 31/12/2024.

Bonus edilizi e Legge di Bilancio: confermate aliquota e scadenza al 31 dicembre 2024 per l'Ecobonus
Bonus edilizi e Legge di Bilancio: confermate aliquota e scadenza al 31 dicembre 2024 per l’Ecobonus
Scadenze Sismabonus e Legge di Bilancio 2024
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Bonus Mobili, massimale ridotto nel 2024

Confermato il Bonus Mobili al 31/12/2025. Tuttavia i massimali di spesa, innalzati a € 8.000 con la Finanziaria 2023, torneranno a € 5.000 nel 2024.

Resta infine inalterato il Bonus Verde on aliquota al 36% e termine al 31/12/2024.

Scadenze degli incentivi edilizi con la Legge di Bilancio 2024: Bonus Casa, Bonus Verde, Bonus Mobili e Barriere Architettoniche
Scadenze degli incentivi edilizi con la Legge di Bilancio 2024: Bonus Casa, Bonus Verde, Bonus Mobili e Barriere Architettoniche

Asseverazioni e visto di conformità: agevolazioni e prezzari ammessi

La nostra panoramica sui bonus edilizi per il 2024 non può essere completa senza ricapitolare quanto necessario in materia di asseverazioni e visto di conformità. Ricordiamo a tal proposito quanto previsto dalla circolare 19 27/05/22 dell’AdE. La polizza assicurativa specifica per le asseverazioni non è necessaria per i bonus ordinari

  • L’asseverazione Superbonus è fatta da un professionista con polizza assicurativa specifica o che include le asseverazioni.
  • Le asseverazioni sono fatte sulla base di prezzari regionali, delle camere di commercio, prezzari DEI o secondo analisi dei prezzi correnti di mercato;
  • Le spese per asseverazioni tecniche e visto di conformità sono agevolabili con le regole del Bonus cui si riferiscono.
  • Infine, le asseverazioni tecniche non sono dovute per attività in edilizia libera (regola che non vale per l’ex Bonus Facciate) o per interventi di importo inferiore ai 10.000 euro.

Bonus edilizi 2024 e nuova EPBD

In conclusione, la Finanziaria 2024 modifica in modo importante i bonus fiscali per l’edilizia. Allo stesso tempo la ormai imminente Direttiva EPBD IV pone obiettivi sfidanti per l’efficientamento energetico degli edifici, coinvolgendo l’edilizia pubblica, privata, le nuove costruzioni ma anche quelle esistenti.

È inevitabile che l’attuazione della Direttiva EPBD cambi gli incentivi utilizzati: pensiamo alle agevolazioni sulle caldaie per il quale pesa uno stop entro il 2040. Per approfondire consigliamo: Bonus caldaie cosa cambia con la nuova EPBD.

Ci aspettiamo, in conclusione, cambiamenti importanti ai bonus edilizi a partire dal 2025.

15 GENNAIO – I BONUS FISCALI 2024 SPIEGATI DA ENEA: COSA FARE QUANDO

Scarica il pdf della Legge di Bilancio 2024 Legge 213/2023 pubblicata in Gazzetta Ufficiale

Head of Marketing and Communications.
Laureata in Lingue e Letterature Straniere e specializzata in Marketing alla SDA Bocconi.
Promuovo i software e i servizi Logical Soft dedicati ai professionisti dell’edilizia. Appassionata di sostenibilità, efficienza energetica e tecnologie di progettazione, curo il Focus dell’Edilizia, ricco di notizie, articoli tecnici e strumenti formativi per i professionisti del settore.

Ingegnere civile dedicato al calcolo strutturale, svolge l’attività di analista strutturale per lo sviluppo di codici di calcolo strutturali.
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